Ieri, Fedro.
Esopo, oggi.
Millantato credito
Una volpe e una
scimmia che camminavano insieme discutevano della nobiltà: mentre ciascuna
vantava i propri natali, quando furono in un certo luogo, la scimmia, lanciato
lì uno sguardo, subito si fermò. Quando la volpe gliene chiese la causa, la
scimmia, mostrandole i sepolcri, disse: “Come posso non piangere, vedendo le
tombe degli schiavi e dei liberti dei miei antenati?”. E la volpe di rimando le
disse:” Menti pure quanto vuoi: nessuno di questi si alzerà certo a smentirti”
Così, fra gli uomini, anche i
bugiardi si vantano soprattutto allorquando non vi sia chi possa smentirli.
Vanagloria
Perché
a nessuno venga voglia di farsi bello con i beni altrui, ma piuttosto si
contenti di vivere nei propri panni, Esopo ci ha lasciato questo esempio.
Un
gracchio, gonfio di vuota superbia, raccolse le penne che erano cadute a un
pavone e se ne adornò tutto. Poi, disprezzando la sua razza, si unì a una bella
schiera di pavoni. Ma questi strapparono le penne all'uccello impudente e lo
cacciarono via a beccate. Il gracchio, malconcio, ritornò tutto afflitto tra i
suoi simili, ma fu da loro espulso con grande biasimo. Uno di quelli che lui
prima aveva disprezzato, disse allora: "Se ti fossi accontentato di stare
con noi e avessi voluto accettare quello che ti aveva dato la natura, non
avresti subito quell'oltraggio e ora non patiresti la sventura di questa
espulsione".
“Il gracchio
superbo e il pavone” è una favola che viene attribuita a Fedro il quale si
guarda bene dall’acquisirne la paternità e premette che è opera di Esopo.
Esempio di
onestà intellettuale. Merce rara di questi tempi segnati da propaganda politica
perpetua con la quale si tende ad incamerare un consenso dozzinale, comunque
sia, e, nello stesso tempo, a sollevare polveroni per rendere tutto opaco. E
allora i cittadini sembrano stare al gioco, si limitano a guardare in
superficie e non resta loro che fidarsi e convincersi di quello che dicono e
scrivono i politici di casa nostra.
Senonchè
capita che improvvisamente ti prende una strana smania. Hai un moto di
sussulto. Rifletti. Cogito, ergo sum. Prendi uno dei programmi elettorali di
una delle tre liste in competizione a Palazzolo, scorri i capitoli. Leggi, ma
ti assale un dubbio e, allora, ricorri alla tecnologia. Ti colleghi a internet.
Google, motore di ricerca. Non credi ai tuoi occhi. Http://www.alleanzaecologica.org/i-nostri-si/energia è la pagina del sito di “Alleanza
Ecologica – Lombardia Popolare”, una lista collegata alla candidatura dell'onorevole
Roberto Maroni alle elezioni regionali del 24-25 febbraio.
Alla
pagina lombarda sopra richiamata si legge:
“La domanda a cui occorre dare una
risposta, non è solo quella sulle tecnologie possibili da utilizzare (Solare,
Eolico, Geotermia, Biomasse, Nucleare attuale o di quarta generazione,
ecc.), ma piuttosto è quella di sapere come abbassare il costo dell'elettricità
per le imprese LOMBARDE e per le nostre famiglie…
Occorre impegnarsi per favorire la
riduzione degli inquinanti nel settore della produzione energetica entro l'anno
2020 e per raggiungere queste percentuali occorre:
·
Incrementare il rendimento medio e
l'efficienza energetica del 20% degli impianti esistenti;
·
trasformare o eliminare tutti gli
impianti che utilizzano olio combustibile pesante;
·
Sostituire, parzialmente e
compatibilmente, il combustibile fossile con combustibile rinnovabile (CSS e
biomasse a filiera corta);
·
Rinnovare l'illuminazione pubblica,
attraverso l'installazione di regolatori di flusso luminoso, sostituzione
completa delle lampade a vapore di sodio con lampade ad alta efficienza e
sostituzione entro il 2015 di tutti gli apparecchi d'illuminazione esistenti
con apparecchi a LED…
Obbligo per gli edifici pubblici di
provvedere a interventi strutturali che portino a considerevoli risparmi di
energia (es. coibentazione, doppi vetri, pannelli solari termici e
fotovoltaici). Obbligo per le nuove costruzioni di sostituire il 30% del
"fabbisogno energetico globale" con energia ottenuta da fonte
rinnovabile. La quota di energia rinnovabile dovrà salire al 50% nel caso dei
consumi di acqua calda… Favorire l'installazione d'impianti di
tri-coogenerazione presso le grandi utenze per un totale di 1.000 MW; e
microgenerazioni in ambito residenziale e terziario”.
A pagina 25
del programma elettorale della lista palazzolese, sotto il capitolo <<AMBIENTE:
PALAZZOLO “SMART CITY”>>, “invece”, si legge:
"La domanda a
cui occorre dare una risposta, non è solo quella sulle tecnologie possibili da
utilizzare (Solare, Eolico, Geotermia, Biomasse, ecc.), ma piuttosto è quella
di sapere come abbassare il costo dell'elettricità per le imprese locali e per
le nostre famiglie.
Occorre, in
generale, impegnarsi per favorire la riduzione degli inquinanti nel settore
della produzione energetica entro l'anno 2020 e per raggiungere queste
percentuali occorre:
- Incrementare il rendimento medio e l'efficienza
energetica del 20% degli impianti esistenti;
- Trasformare o eliminare tutti gli impianti che
utilizzano olio combustibile pesante;
- Sostituire, parzialmente e compatibilmente, il
combustibile fossile concombustibile rinnovabile (CSS e biomasse a filiera
corta);
- Rinnovare l'illuminazione pubblica, attraverso
l'installazione di regolatori di flusso luminoso, sostituzione completa delle
lampade a vapore di sodio con lampade ad alta efficienza e sostituzione entro
il 2015 di tutti gli apparecchi d'illuminazione esistenti con apparecchi a LED;
- Intendiamo, per gli edifici pubblici, provvedere a
interventi strutturali che portino a considerevoli risparmi di energia (es.
coibentazione, doppi vetri, pannelli solari termici e fotovoltaici);
- Redigere un piano energetico comunale che obblighi,
per le nuove costruzioni, a sostituire il 30% del "fabbisogno energetico
globale" con energia ottenuta da fonte rinnovabile. La quota di energia
rinnovabile dovrà salire al 50% nel caso dei consumi di acqua calda;
- Favorire l'installazione d'impianti di
tri-cogenerazione presso le grandi utenze e microgenerazioni in ambito
residenziale e terziario."
E ora come
la mettiamo? Potrei pensare a un caso di plagio. Plagio evidente di cui si è
macchiata la lista lombarda. O, forse, è il contrario? Le elezioni regionali in
Lombardia si sono tenute a fine febbraio 2013. A Palazzolo si terranno il 9
giugno, però il programma della lista palazzolese era già stato depositato
presso lo studio notarile molto prima. Quanto molto prima? Molto prima!!!
Cerchiamo di
fare chiarezza. C’è un problema di copyright e uno di copyleft. Il copyright è
il cosiddetto diritto d’autore e, credo, se le mie reminiscenze scolastiche non
mi ingannano, starebbe a destra. La lista palazzolese non è di destra, quindi
non può assumerne il copyright. La lista lombarda, invece, possiede autorevoli
ascendenze a destra, quindi sarebbe titolare del copyright.
Il copyleft
si definisce tale perché appartiene a chi “copia a sinistra”. E, forse,
considerata la forte componente di sinistra nella lista palazzolese, è a questa
che bisogna fare riferimento.
Alle 20.11
di sabato scorso, nel corso del comizio pubblico di apertura della lista
palazzolese, il giovane oratore ci rendeva contezza a proposito del proprio
programma elettorale frutto di studio e passione. Beh, riesce difficile
immaginare cotanta applicazione per una semplice copiatura. Alle scuole
elementari, magari, all’alunno è richiesto un certo sforzo. Chessò una attenta
calligrafia. Ma a quell’età… Studiare per copiare… Ma dai… Lo stesso giovane
oratore citava Neruda: “La
speranza ha due bellissime figlie: lo sdegno e il coraggio... Lo sdegno per la
realtà delle cose; il coraggio per cambiarle”. È il caso di adottare la prima
figlia.
Tornando al
fac-simile, Innovazione civica lancia
un concorso a premi. Chiunque riesce a scoprire scopiazzature e falsi d’autore
sarà proposto alla carica di assessore all’Onestà intellettuale della prossima
compagine amministrativa.
Ma a
prescindere, vi affidereste ai fac-simile?
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